Coltivazione: il terriccio


Un buon drenaggio è la caratteristica fondamentale che deve possedere il substrato delle succulente. Un terreno compatto è asfittico: trattiene troppa acqua ed impedisce alle delicate radici delle piante grasse di respirare. Queste quindi, in tali condizioni, muoiono e marciscono: in breve tempo le muffe intaccano dall’interno tutta la pianta (vedi Salvataggio in extremis) e se non si interviene subito nel giro di pochi giorni non resta che una massa molle e puzzolente.
Per migliorare il drenaggio di qualsiasi terreno è indispensabile eliminare le polveri. Bisogna per questo munirsi di un setaccio a maglie fini e setacciare il terriccio, che deve essere asciutto e sminuzzato, affinché l’operazione sia efficace.
Per cominciare come substrato base per le succulente potete usare metà del comune terriccio universale (praticamente torba) facilmente reperibile nei negozi di giardinaggio, che avrete setacciato, e metà di sabbia di fiume.
Il substrato da me utilizzato è quasi completamente minerale ed è composto da un terzo di torba setacciata, un terzo di pomice ed un terzo di lava rossa di granulometria compresa tra 4 e 5 mm (vedi la foto più in basso). La pomice e la lava in sacchi di questa granulometria si trovano purtroppo solo in certi vivai specializzati.
Il drenaggio di questo substrato è perfetto: non si ha più paura di aver annaffiato troppo. Durante il trapianto inoltre è molto semplice liberare completamente l’apparato radicale da questo composto grossolano. Purtroppo l’inconveniente è che in un substrato così aerato è anche più facile per le cocciniglie raggiungere le radici delle piante. A questo si può ovviare con un insetticida sistemico mescolato all’acqua di annaffio.
La proporzione di torba può essere aumentata o completamente eliminata in base al bisogno d’acqua di una pianta. Per alcune succulente non cactacee, che in estate tendono a marcire facilmente, uso solo pomice e lava rossa in parti uguali.
In materia di terricci comunque ognuno dice la sua: in letteratura infatti si possono trovare complicatissime ricette per preparare il terriccio per ogni specie di cactus; tali miscugli a mio parere scoraggiano sicuramente il neofita e sono di dubbia efficacia.
L’importante alla fine è che le caratteristiche del substrato si sposino con le esigenze della pianta, con le caratteristiche climatiche dell’ambiente in cui vive e con le abitudini di annaffio e concimazione del coltivatore.

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