Coltivazione: i parassiti


Il parassita che più comunemente infesta le succulente è la cocciniglia. La parte aerea può essere attaccata dalla cocciniglia cotonosa facilmente riconoscibile, dato che le colonie sembrano appunto dei batuffoli di cotone. Se i parassiti sono pochi conviene schiacciarli con uno stuzzicadenti, se l’infestazione è molto estesa è più pratico ricorrere ad un insetticida.
Come pratica quotidiana bisogna osservare le parti più tenere delle succulente, per le cactacee soprattutto gli apici vegetativi, in modo da eliminare manualmente i parassiti alla loro prima comparsa.
Un’altra specie di cocciniglia particolarmente insidiosa, perché nascosta alla vista, è quella che attacca le radici delle succulente. Si può cominciare a sospettare della sua presenza quando la pianta è debilitata e la crescita è arrestata. Sul fondo del vaso, se l’infestazione è avanzata, si possono trovare delle cocciniglie che escono in cerca di nuove vittime. In tal caso conviene svasare la pianta e liberare completamente le radici dal terriccio. Si applica quindi un insetticida sistemico e si lasciano asciugare le radici per almeno una settimana prima di rinvasare in un nuovo substrato. Come trattamento preventivo di questo flagello, che può infestare facilmente le nostre collezioni, perché costituite da vasi uno a fianco all’altro, consiglio di annaffiare le succulente con un insetticida sistemico almeno due volte all’anno, all’inizio della primavera e alla fine dell’autunno prima del riposo invernale. L’insetticida sistemico viene assorbito dalla pianta in modo tale che per un certo periodo la linfa della pianta risulta tossica per i parassiti. Questo tipo di insetticida è particolarmente valido per eliminare quei parassiti che non possono essere raggiunti spruzzando un normale insetticida sulla parte aerea del vegetale. Purtroppo essendo spesso piuttosto pericolosi anche per l’uomo, sono di difficile reperibilità.
Un altro parassita che danneggia anche esteticamente le succulente è un acaro comunemente noto come ragnetto rosso. è più piccolo della capocchia di uno spillo, ma le sue colonie sono più facili da individuare, in quanto caratterizzate da piccole ragnatele che ricoprono tutta la zona infestata. Inoltre le punture di tali acari causano la comparsa sulla superficie della pianta di piccole macchie gialle che rimarranno anche dopo l’eliminazione dei parassiti. Per questi parassiti bisogna utilizzare un insetticida specifico ovvero un acaricida.
Come prevenzione, poiché gli acari si riproducono facilmente se l’atmosfera è secca, conviene nebulizzare periodicamente le nostre succulente. Inoltre nella bella stagione, almeno una volta al mese, quando si è sicuri che l’acqua depositata sulle piante evapori velocemente, consiglio di irrorare energicamente tutte le piante con uno spruzzatore in modo da pulirne bene la superficie ed eliminare così quello sporco che costituisce un terreno favorevole per l’insediamento di muffe e parassiti. I ciuffi di peluria di molte cactacee non appariranno più soffici e saranno un po’ schiacciati, ma almeno i parassiti compariranno più sporadicamente.

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