Riproduzione vegetativa


Una caratteristica comune a molte succulente è la facilità con cui si possono riprodurre per via vegetativa cioè per esempio tramite talea di fusto o di foglia. Per le cactacee cespitose è sufficiente staccare una delle teste laterali, che spesso, se a contatto col terreno, avranno già messo radici, e piantarla in un altro contenitore. Altre succulente producono polloni laterali facilmente separabili dalla pianta madre, oppure hanno foglie carnose che si staccano subito al minimo urto ed emettono radici anche solo se rimangono appoggiate sul terreno per alcuni giorni. Diverse specie di Kalanchoe lungo il margine fogliare producono dei propagoli, ovvero delle piccole piantine già formate e fornite di radici avventizie pronte per la propagazione.
Quando non si può ottenere una porzione della pianta in maniera così semplice è necessario usare un coltello affilato per ricavare una talea di fusto o di foglia. Per quanto riguarda le talee di foglie, mi riferisco a quelle succulente non cactacee dotate di foglie piuttosto carnose, in grado di mantenere la propria consistenza per un lungo periodo qualora vengano separate dalla pianta. Per la maggior parte di queste succulente, ad esempio molte crassulacee, non è comunque necessario tagliare la foglia: basta infatti piegarla fino al punto in cui si staccherà automaticamente dal fusto. Può poi essere subito piantata, interrandone la base per non più di un centimetro, in un composto poroso e ben drenato, anche della pura sabbia può andar bene per far radicare queste talee.
La talea ricavata tramite un taglio necessita invece di un periodo di riposo per consentire alla ferita di asciugarsi. Lasciatela quindi in posizione eretta al riparo dal sole per almeno una settimana poi piantatela in un terriccio ben drenato, come descritto per la talea di foglia. In entrambi i casi aspettate ancora qualche giorno per annaffiare e non esponetela alla luce solare diretta finché non avrà dato segno di aver attecchito.
Se la talea è grande e non rimane in posizione eretta facilmente, bisogna ricorrere ad un sostegno a cui legarla; in generale non è nemmeno indispensabile interrarla, è sufficiente che la base da cui nasceranno le nuove radici sia a contatto del terreno, riducendo così anche il rischio che la base marcisca.

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